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al testo di Klara Rubino
Non si basta
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Non si basta l'albero, con la sua dignità, allunga allunga le braccia cerca con le dita Nutrimento sottoterra, per continuare ad elevarsi, perché spuntino nuove gemme perché foglioline verdi danzino con gioia leggera tra l' azzurro e il bianco del cielo e così respirare, come essere felice e compiere la missione sua: regalare al mondo I frutti del suo puro atavico amore per la Terra, da cui è nato, come l'acqua del mare alle nuvole e le nuvole al fiume e il fiume al mare. Tutta la natura è presa da un' attrazione fatale che la fa sopravvivere, ritornando in sé. Questo è Amore.
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Klara Rubino
- 12/11/2016 09:28:00
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A Salvatore dico che sei riuscito a leggere anche la parte di poesia non scritta, quindi non è che sragioni è che stai ragionando con la mia testa, non è un gran che, vero?! A Nando dico innanzitutto grazie per la sua critica sincera e costruttiva; in effetti avevo lintuizione in pugno, ma ho buttato giù la poesia in un momento in cui non ero ispirata, il fatto è che aspettavo a casa dei miei che sono fuori per lavoro, il tecnico del gas che è arrivato con tre ore di ritardo e allora lho scritta per riempire quellattesa. Di solito le scrivo per necessità e non per comodità; in effetti con tutto il ventaglio di possibilità che la natura offre ho scelto le similitudini più scontate, però il fulcro della poesia non è sulla natura, ma sul concetto di Amore. LAmore che troviamo in natura è il più nobile, quello che porta la natura a sopravvivere e rigenerarsi, forse quello che porterebbe luomo alla vita eterna, è lamore che Dio vi ha ispirato, per donarci un esempio in un linguaggio universale. Questamore porta a scavare per elevarsi a donare e rigenerarsi proprio quando si pensa di essersi annullati, ritrovarsi in quel momento nella propria natura originaria.
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Salvatore Pizzo
- 11/11/2016 21:29:00
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Quell"attrazione fatale"la definirei forza gravitazionale. La stessa che permette ai pianeti di girare intorno al sole ed al sistema solare insieme agli altri sistemi,intorno al nocciolo della galassia. Equella forza che permette ad un pianeta come la terra di avere condizioni per garantire condizioni di sopravvivenza per i viventi...Sì: lamore è analogo a quella forza, per gli individui: orbitando luno con laltro, si sopravvive nelluniverso impossibile... Insomma: mi fai pure straparlare, tanto riesci sempre a colpirmi con i tuoi versi belli... Un caro saluto
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Nando
- 11/11/2016 17:58:00
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C’è una bella intuizione in questo testo, coglie la reciprocità dell’Amore come impronta del Creato nello trbsione allo scambio intercorrente tra le creature (animate e, forse, inanimate). Tema ispirato ed ispirante,che vuole ancora rinnovate scritture, cui saprai dare una ricerca di forma fino alla tua migliore. Se La Recherche è una casa, tu vi stai assumendo, assieme ad altri, perché soli "Non si basta", il tratto accogliente proprio di una coabitazione comunitaria.
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Klara Rubino
- 11/11/2016 10:35:00
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Anche nel Veronese ce ne sono di così : quelli della famiglia dei Montecchi e dei Capuleti!
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Franco Bonvini
- 11/11/2016 10:30:00
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Quella sì ma io non dicevo quella. Ce ne sono di solitari, come da noi, ma alcuni hanno le radici così intrecciate che se muore uno muore l altro, come da noi.(a volte)
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Klara Rubino
- 11/11/2016 09:50:00
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No comunque quella, se cade un fulmine e ne fa fuori due, magari cade un albero sullaltro e beh, quella è sfiga!
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Franco Bonvini
- 10/11/2016 22:33:00
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Vi sono coppie di alberi che muoiono insieme
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